Texas Hold’em: conosci le tue chance di vincita?
Il poker, in tutte le sue varianti (primo fra tutti il Texas Hold'em), è un gioco complesso, che solitamente regala le maggiori soddisfazioni solamente ai giocatori che sanno essere disciplinati e che conoscono il gioco.
La parte principale di ogni mano, al di là dello “studio” degli avversari, è il calcolo delle probabilità della propria mano. Infatti, è importantissimo sapere, nel momento in cui si pescano le carte, le proprie possibilità.
La tabella Sklansky del Texas Hold'em
La tabella di Sklansky, ci fornisce delle informazioni di massima sulla solidità della coppia di carte che il dealer ci ha servito. Andiamo adesso a vedere quali sono le chance di vittoria in funzione alle carte iniziali.
La tabella in questione ci mostra le varie combinazioni di mani con le quali ci si può ritrovare ad iniziare la mano. La dicitura “S” di fianco ad una coppia, vuol dire “suited”, ossia dello stesso seme. Eccezion fatta per le coppie; avere due carte di partenza dello stesso seme aumenta le probabilità di vittoria di circa un 3%, poiché sono maggiori le chance di fare colore in Texas Hold'em.
I numeri nella parte alta indicano i giocatori seduti al tavolo della partita di Texas Hold'em. Le percentuali vengono elaborate supponendo una distribuzione casuale delle rimanti carte del mazzo.
Best of the best
La mano di partenza che ci regala le maggiori probabilità di vittoria è, ovviamente, il famigerato pocket aces, ovvero la coppia di assi. In un ipotetico heads-up, e quindi uno scontro diretto con un solo avversario, questa mano ha una probabilità di vittoria dell’85,3%, che rimangono molto alte (quasi il 50%), in un tavolo con 6 giocatori.
Ovviamente, al diminuire dei giocatori sul tavolo aumentano le probabilità di vittoria di una data mano. Questo, è un assunto che si conserva a prescindere dalla coppia di carte che ci è stata servita dal dealer.
Altre carte delle quali non si dovrebbe affatto essere dispiaciuti sono la coppia di K, di Q, ed il cosiddetto “big slick”, ovvero l’accoppiata A-K. Sebbene l’affidabilità di quest’ultima coppia di carte sia strettamente legata all’esito del flop, la sua affidabilità rimane considerevole. Tuttavia, è bene conoscerne i limiti: quest’accoppiata viene anche chiama Anna Kournikova, famosa tennista del secolo scorso che oltre a condividere le iniziali con questa coppia di carte (A-K), vi è accomunata anche per un’altra ragione: è tanto bella da vedere, ma non raccoglie molte fortune durante il gioco.
Bisogna poi prestare molta, molta attenzione quando ci si ritrova a cominciare una mano con una coppia bassa. Tuttavia, torniamo a consigliare di non escludere mai il numero di giocatori dall’equazione. In una situazione di heads-up, anche una coppia di 2 conserva una probabilità di vittoria del 50%.
Concludiamo questo articolo ricordando che, sia ai tavoli di gioco reali, e quindi con delle persone di fronte, sia a quelli offerti dai casino virtuali, è possibile vincere con ogni mano di partenza. Il consiglio è sempre quello di studiare il gioco non solamente nella sua componente statistica, ma di approfondire anche la gestione patrimoniale e lo “studio” degli avversari.
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